Una strada
tante auto
musica serena
sonnolenza
un tuo sguardo lontano
mi mancano i tuoi sapori
mi mancano i tuoi odori
Adottare un figlio amando, fare la donna manager
Tra questi monti alberati
vorrei fossi qui
mentre scegli di dire di no
Quando ho avuto la possibilità di incontrarlo, ho avuto anche la possibilità
di incontrare la bestia.
Misurare l’arrivismo presuppone un metro particolare. Un metro che
millimetro per millimetro offre la possibilità e l’opportunità di non
riuscire a prevedere il sangue che di volta in volta esce dagli intersisti
che la punta acuminata della zotta ha prodotto
Oggi ho buttato nella pattumiera la persona con cui ho iniziato a fare un
figlio
L’occhio legge le immagini più delle parole
La storia di questo nostro mondo passa attraverso le guerre, l’ingiustizia,
la possibilità di uscire dal buio
Sono morto se i miei “vorrei” rimangono tali
Sbarre chiuse e celle chiuse – Vivrò nella mia mente, nel mio
spirito
Cancelli chiusi . . . Celle chiuse
Pensando alla mia vita, la confronto con quella degli altri e quando una
lacrima scende la dono a chi amo
Sadicamente hai realizzato un sogno; sì un sogno perchè la realtà è ben
diversa. Sto per atterrare
Il male che sai fare è dal profondo della tua malvagità; è la possibilità di
distruggere coloro che non ti servono, bastardamente con me e con chi è
morto (meno male per lui !), il gioco non ti è riuscito
Il silenzio di una penna
scorre sul foglio
chiudi gli occhi
lo senti
guardi
lo leggi
L’ipocrisia è un omaggio reso dal vizio alla virtù
Noi siamo i nostri ricordi
El camino y nada mas;
caminate, no hay camino
se hace camino el andar (machado)
Vorrei comunicare l’amore per la verità
Dedicato a chi vive
quando il gioco finisce
se non si butta giù
il mio non è un gioco
Sento freddo
Il freddo che dentro scorre e che non ho mai provato
Il mare è increspato
Il cielo è grigio
Ho in mano il sillabario di prima elementare, 800 lire
Era l’ottobre 1956
Un anno triste
Un libro letto e vissuto, ridotto come il tuo Pinocchio
Disegni, disegni a colori
Grafia a mano e stampatelli
Fogli ormai vecchi e tristi che vorrei potessero essere visti
da te
Nella penombra di quella stanza
i tuoi occhi chiusi
i tuoi seni dolci e leggeri
il tuo risvegliarti dolcemente
In quei momenti il sangue gioca
con le mie voglie e mi addormento
facendo sentire te dentro di me
(4-11-1956)
Sei lo sguardo della mia vita
guardandolo lo vedo importante
Ogni volta che incrocio i tuoi occhi
gioisco
non voglio ricordarli
voglio baciarli
I tuoi occhi mi fanno pensare
e le loro carezze sono importanti
sono importanti le tue carezze
4-11-2001
Mi sono accorto che oggi, 45 anni fa,
qualcosa ha deciso per me
Oggi, un giorno non sereno della mia vita
Il miscuglio di ciò che vivo
con ciò che non ho mai vissuto
danno a me la possibilità di guardare
e vedere la luce
Un bacio, una bocca, uno sguardo
Nel silenzio confuso di un momento molto increspato
guardo silente e cupo un muro da dove pendono
ricordi, voglie, speranze
fiduciosi si proiettano sull’altra parete
Un pendolo scandisce battiti
vorrei
vorrei
spegnendo il desiderio
abbiamo fatto il torto più grande
e lo sappiamo
Lo specchio rimanda
immagini
riproducono l’importanza del desiderio provato
è bello
Da solo non mi basto
Vincenzo : i pugni 18 marzo 2001
La donna bisogna amarla, non capirla Oscar Wilde